ITALO BOLANO
QUADRI (clicca)
MUSEO-OPEN ART (clicca)
video -MUSEO DIFFUSOT (clicca)
ITALO BOLANO
ITALO BOLANO
ITALO BOLANO

Italo Bolano è nato a Portoferraio, all'Isola d'Elba nel 1936. I suoi primi quadri, sin dall'età di 13 anni, rivelano un carattere drammatico manifestato con un espressionismo figurativo rappresentato dal dolore e dalla fatica di pescatori e minatori della sua isola.

Completati gli studi a Firenze e quelli di composizione architettonica a Padova, insegna successivamente disegno e storia dell’arte nelle scuole statali di Prato e Firenze.
Già all’età di quattordici anni inizia a partecipare a mostre nazionali ed internazionali.

Sin dagli anni '60 il suo gesto e il suo dramma si configurano in un suo tipico espressionismo astratto. Particolarmente importanti sono i cicli di pittura dedicati alle poesie dell’amico Mario Luzi, a Napoleone e a Gesù Cristo. Quest’ultimo ciclo costituisce il Museo di Arte Sacra, istituito dalla diocesi di Massa Marittima – Piombino – nella Chiesa di San Gaetano a Marina di Campo all’Isola d’Elba. Nella sua città natale, in località San Martino, Italo Bolano ha creato un museo all’aria aperta, l’ “Open-Air Museum”, in un’area di 10.000 metri quadrati, stabilendo un rapporto organico fra le molteplici piante che lo ornano e venticinque suoi monumenti, in perfetta armonia di natura e arte.

Nella sua carriera ha anche realizzando interventi d’arte per opere pubbliche in città italiane, con grandi ceramiche, strutture d’acciaio e vetro Dallas. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private ad Amsterdam, Basilea, Londra, New York, Bruxelles, Amburgo, Losanna, Bologna, Karlsruhe, Ancona, Monaco di Baviera, Zurigo, Roma, Sion, Prato, Varese ecc. Ha sempre dipinto passando dall' espressionismo figurativo giovanile, all'espressionismo astratto.



La mostra dal titolo “Universo Isole”, organizzata dall’Accademia delle Arti del Disegno, rappresenta una riuscita sintesi dell'attività recente di un pittore quale Italo Bolano che è uno dei maggiori esponenti dell'astrattismo italiano.

Bolano espone gli ultimi esiti di una ricerca che dopo esordi figurativi l’ha condotto a intraprendere significative ricerche in ambito astratto. La pittura di Bolano s'impone per la peculiarità di un linguaggio che esprime attraverso un segno identificabile, una narrazione articolata e coerente .
Col tempo la “scrittura” dell'artista sembra virare verso un uso di colori più scuri , tonalità che suggeriscono una drammatica consapevolezza dell'esistere.

Rivedere dopo oltre trenta anni a Firenze una mostra del pittore elbano che presentò nel 1986 alla Loggia Rucellai , una significativa scelta di opere, induce a una riflessione critica sul percorso di un artista che è riuscito ad articolare il suo linguaggio in composizioni sempre nuove. Da una pittura, che pur frutto di una personalissima ricerca era vicina ,forse, all’'astrazione lirica di Joan Mirò, Bolano , che allora prediligeva colori chiari e un tratto lieve, sembra essere passato ,nel corso del tempo a un segno più tonico e deciso , che ha condotto la narrazione a livelli più decisamente espressionistici.

La mostra che si articola in quaranta opere è una sorta di “biografia illustrata” nella quale l'artista rileva il tratto “elbano” e “isolano” della sua personalità, attraverso l’esplorazione dell’intera gamma cromatica dei colori e dell’atmosfera magica dell’Elba.